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Come sviluppatori di software oggi vogliamo affrontare una tematica interessante, quella della gradevolezza estetica e la user experience dei software. Nell’era digitale in cui viviamo, la funzionalità dei software è spesso considerata il fattore più importante, ci capita spesso di sentire frasi del tipo “non deve essere bello, deve essere funzionale”. Tuttavia, ci sentiamo di dissentire, c’è un aspetto spesso trascurato ma altrettanto cruciale: la sua estetica. In questo articolo, esploreremo il motivo per cui un software non solo dovrebbe essere funzionale, ma anche esteticamente gradevole.

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L’interfaccia utente (UI) e l’esperienza utente (UX) sono diventate fondamentali per il successo di qualsiasi software. L’UI design si occupa dell’aspetto visivo e dell’interattività del software, mentre l’UX design si concentra sull’esperienza complessiva dell’utente durante l’interazione con il prodotto.

Prima ancora di essere sviluppatori di software siamo ovviamente anche utilizzatori, per questo motivo per noi è stata sempre chiara la differenza tra l’utilizzare un prodotto funzionale ma esteticamente scarno, oppure funzionale e bello anche graficamente, per questo motivo iniziando a sviluppare software custom una delle nostre priorità è stata creare prodotti esteticamente belli e tecnicamente funzionali.

1. Importanza dell’UI Design:

L’UI design è il primo punto di contatto tra l’utente e il software. Una UI ben progettata non solo è esteticamente piacevole, ma anche intuitiva e facile da usare. Elementi come layout, colori, tipografia e icone giocano un ruolo cruciale nel creare un’esperienza visiva accattivante e funzionale, nel nostro caso si parla di software che in azienda diventano di uso quotidiano, motivo per cui vogliamo offrire un esperienza semplice ed intuitiva.

2. Ruolo dell’UX Design:

L’UX design si estende oltre l’aspetto visivo, concentrandosi sull’intera esperienza dell’utente durante l’utilizzo del software. Questo include la facilità d’uso, l’efficienza, la soddisfazione e persino sensazione positive che l’applicazione può suscitare. Un buon UX designer tiene conto del flusso dell’utente, dell’accessibilità e della coerenza per garantire un’esperienza ottimale.

3. Connessione tra UI e UX:

Sebbene distinti, UI e UX design sono strettamente interconnessi. Una UI ben progettata può migliorare l’esperienza complessiva dell’utente, mentre un buon UX design può amplificare l’impatto visivo dell’interfaccia.

Dare importanza al design degli errori

Questa frase sembra fuorviante in quanto un buon software dovrebbe avere il minor numero di errori possibile, anche in questo case è bene fare una precisazione. Nell’interagire con il software, ciò che accade quando le cose vanno storte è una parte critica. Non tutti i bug o gli errori possono essere previsti. Abbiamo la responsabilità di fare del nostro meglio per offrire agli utenti la migliore esperienza d’uso possibile quando si trovano di fronte a problemi che sorgono, che siano stati previsti o meno, si perché un problema, seppur dipeso o no dal software stesso può creare nell’utente un senso di frustrazione, la sensazione di aver sprecato tempo o di non sapere bene come reagire o come comportarsi.

Abbiamo tutti incontrato una pagina che dice “Errore del server” oppure “Si è verificato un errore imprevisto”. A meno che non sia accaduto qualcosa di completamente inaspettato (ad esempio, HTTP 500), questo tipo di risultato è impreciso e frustrante per l’utilizzatore, non comunica il “perché” e il “cosa fare dopo”, anche in questo caso una gestione grafica accurata e pensata può fare la differenza nell’utilizzo.

Immaginate l’utente che ottiene un messaggio del tipo “GeneralErrorNetwork404” o invece un qualcosa che lo informa di una probabile mancanza di connessione, l’approccio è completamente differente.

Dall’altra parte, per gli ingegneri del software non è sempre semplice capire cosa è andato storto, perché, e come riprodurre il problema per correggerlo, per questo è importante rivolgersi a professionisti con esperienza. Non tutti gli errori possono essere anticipati. Gli errori si presentano in due varianti:

  • errori previsti (che sono recuperabili), come errori di autenticazione/autorizzazione, errori di convalida;
  • errori imprevisti (che sono irrecuperabili), come errori di rendering o errori di disponibilità del servizio.

Per gli errori prevedibili, è bene far sapere all’utente cosa è andato storto e offrirgli opzioni su come procedere.

  • Aiutare l’utente a capire perché è fallito il compito che stava cercando di fare e quali passaggi deve compiere per evitare ulteriori fallimenti.
  • Se c’è un’azione specifica in base al contesto che l’utente può intraprendere per ripristinarsi dallo stato di errore, idealmente dovremmo fornirgliela (ad esempio, se un componente non riesce a caricare i dati, fornire un pulsante per “riprovare” o istruire un utente a provare a ricaricare l’applicazione).
  • Se non c’è, dovremmo avere una strategia alternativa per risolvere il problema (come il ritentativo automatico) o nascondere il componente compromesso. Esempio: errori di convalida durante il salvataggio di un modulo, o un widget di calendario o mappa che non riesce a caricare i dati.

Per gli errori irrecuperabili, dovremmo scusarci e spiegare che qualcosa è andato storto, e idealmente dare agli utenti la certezza che siamo consapevoli del problema e stiamo già lavorando per risolverlo.

  • È nostra responsabilità divulgare che c’è stato un problema imprevisto, e dare all’utente alcune opzioni su come procedere (come attendere e riprovare più tardi, segnalare un bug o contattare direttamente il supporto).
  • A causa della loro natura, spesso non c’è un percorso chiaro per tornare a uno stato conosciuto e funzionante.
  • Dove appropriato, dovremmo fornire agli utenti una visibilità sulla salute e lo stato dei nostri sistemi e lo stato del triage e fornire autopsie spiegando come stiamo adattando e migliorando il nostro software per diventare più resiliente nel tempo.

Prestare attenzione alle esigenze degli utenti

Sia che tu sia sviluppando un software per un ristorante o una gestione di produzione, il principio rimane lo stesso: il software deve basarsi sul fatto che gli utenti vogliono sentirsi interessati, coinvolti e a loro agio con l’aspetto del software tanto da voler continuare ad usarlo. Chi realizza software custom deve pensare che alla fine non sarà lui stesso l’utilizzare finale, deve quindi calarsi nei panni del cliente e capirne le esigenze.

Pensaci, come utente, preferiresti acquistare un software che è facile, piacevole e significativo da utilizzare o funzionale ma privo di considerazioni estetiche? Molti sceglierebbero il primo per un semplice motivo: un buon design cattura l’attenzione delle persone, indipendentemente dalla natura del prodotto.

Punti da tenere in considerazione affinché un software sia esteticamente gradevole

INTUITITIVITÀ
Un buon design UX assicura che il software sia sviluppato in modo che risulti il più reattivo, accessibile e intuitivo possibile. Se gli utenti sentono che utilizzare il software è naturale e possono muoversi intorno all’interfaccia utente con una guida minima, sei sulla buona strada, è bene quindi evitare pulsanti nascosti, scritte minuscole o icone che non ci fanno subito capire l’utilità di una certa azione.

ESTETICA
Un buon design UX è ideale per rendere il software più attraente possibile per il pubblico prescelto. Se è vero che un pulsante standard ha la stessa funzionalità di uno magari arrotondato, con un ombra o con uno stile particolare, uguale non è la percezione dell’utilizzatore. Ci sono accortezze che possono davvero rendere piacevole l’utilizzo, come l’uso di colori che non stancano la vista, la possibilità di avere una dark mode ecc.

FUNZIONALITÀ
Un buon design UX però, non deve eccedere negli accorgimenti estetici ma deve mantenere quel giusto compromesso al fine di rendere il prodotto software affidabile, veloce e sicuro abbastanza per far sì che gli utenti vogliano provarlo, e soprattutto, che vogliano continuare a usarlo in futuro.

Un bel software aiuta a minimizzare la manutenzione

Un Buon Design UX Minimizza i Costi di Manutenzione del Software Immagina di sviluppare un software che offra un’esperienza utente così buona da non richiedere una manutenzione sostanziale. Sarebbe un sogno no? Ciò non accade per software in cui non è stata fatta attenzione all’estetica, in quel caso invece saranno frequenti le richieste degli utilizzatori che durante l’utilizzo si renderanno conto di cose scomode, brutte o poco pratiche e chiederanno manutenzioni continue.

La manutenzione del software è il processo di modifica e aggiornamento di un prodotto software dopo la sua distribuzione per correggere errori, migliorare le prestazioni o adattarsi a cambiamenti. Se abbastanza cura viene messa nel processo di sviluppo, allora questa è ridotta al minimo, portando a costi notevolmente inferiori, poiché la manutenzione rappresenta una parte significativa del budget e del tempo impiegato per sviluppare il software.

Come ottenere un software con queste caratteristiche

Per garantire un software con le caratteristiche di cui abbiamo parlato, è essenziale collaborare con professionisti esperti nella progettazione software. La nostra azienda offre non solo competenze approfondite in questi ambiti, ma anche un’analisi gratuita del software per valutare le esigenze specifiche del vostro progetto.

Contattateci oggi stesso per iniziare il vostro viaggio verso la creazione di un software che sia non solo funzionale, ma anche coinvolgente, efficiente e in grado di garantire la massima soddisfazione degli utenti.

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